Il
rione di Sant’Eufemia è il più piccolo per dimensioni della città di Tricase,
ma è anche quello più orientale. La grecità raccolta attorno ai luoghi del
borgo traspare in ogni modo a qualsiasi visitatore. Il rione ha preso il nome
dal culto della santa greca che è stato fissato dai basiliani che nel Salento
avevano trovato il loro rifugio ottimale. I feudatari che negli anni si sono
succeduti al governo della frazione sono stati gli stessi che hanno controllato
Tutino, in parallelo alla curia Arcivescovile di Otranto che ha avuto la
gestione del borgo sino al 1988. L’abitato di Sant’Eufemia è un dedalo di corti
che si sviluppano lungo due strade che conducono alle due chiese urbane. La
Parrocchiale dedicata a Sant’Eufemia V. e M. è stata costruita nelle forme
attuali tra il 1772 ed il 1778, però l’interno, a navata unica, testimonia che
questa costruzione ha seguito altre strutture religiose precedenti. L’altra
chiesetta della frazione è quella di San Nicola, eretta nel 1843. Il suo interno
a navata unica è decorato con un crocefisso professionale in legno e due tele
databili alla prima metà dell’ottocento.
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