Situata
a nord dell’abitato di Tricase, la frazione di Depressa, può vantare origini
storiche antichissime. Su Depressa vive ancora oggi l’alone della leggendaria
“Salete”, l’antico agglomerato che sarebbe stato distrutto dai Turchi nel 1480,
sulle cui rovine sarebbe sorto l’attuale paese. Sulla strada per Castiglione
Salentino, dopo l’insieme dei Pozzi Messapici, si erge il menhir “Croce di
Principano”, nei cui dintorni si trova la cappella di Sant’Elia, una serie di
necropoli medievali, e numerose tracce romane. Il castello impostato attorno ad
una severa torre angioina fu ricostruito dai baroni Saraceno nel 1548 e
ammodernato dai Gallone che lo acquistarono nel 1604 come si deduce
dall’epigrafe con stemma araldico collocato sotto il piombatolo dell’ingresso
principale. La chiesa parrocchiale di Depressa colpisce per la caratteristica
facciata disposta su due ordini ed affiancata da una coppia di campanili in
stile moresco. I lavori di costruzione iniziati agli inizi del XVII secolo si
sono protratti negli anni. La parte anteriore della chiesa è stata completata
nel 1790, come si legge dalla data posta ai lati del finestrone. Ai margini
dell’abitato si trovano tre piccole chiese, intitolate a Sant’Elia Profeta
(XVII), ai SS. Medici (1645), meta di continua venerazione, e alla Madonna
Immacolata (1956). Nella zona dei pozzi messapici, infine è da considerare
l’interessante Calvario, costruito nel 1885 e decorato con pannelli in ceramica
del 1973.
Nessun commento:
Posta un commento