Dei
tre ex borghi, oggi ormai rioni di Tricase, Caprarica del Capo è quello più a
sud di tutti. Riguardo all’etimologia è sicuramente attendibile l’ipotesi della
forma latina, secondo cui il nome è d’origine medievale ed è formato dal
sostantivo Capra e dal suffisso rica, che significa abbondanza.
Un luogo adatto all’allevamento di capre, come testimonia anche l’etimologia di
alcuni fondi detti “le specchialline” (specchi d’acqua) o “la palude”,
luoghi ricchi di acque e di vegetazione congeniale agli ovini. Al nome
Caprarica è stato aggiunto il finale del Capo per distinguerla
dall’omonimo paese nelle vicinanze di Lecce.
Il
Castello dei conti del Balzo è il monumento che colpisce da subito
l’attenzione, con il suo impianto che riprende i canoni medioevali. Di forma
rettangolare, con quattro torri cilindriche agli angoli dei lunghi lati, fu
edificato nel 1524 dall’architetto Antonio Renna da Tricase, per alcuni seguace
del noto Gian Giacomo dell’Acaya.
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