Sull’omonima
piazza, la più grande per dimensioni di Tricase, si affaccia il complesso
monumentale dei Padri Cappuccini, edificato in origine secondo i canoni dei
Francescani fuori dall’abitato, con il passare dei secoli si è visto inglobare,
ed ora si ritrova nel centro della città.
La
struttura elevata sotto il provincialato di Padre Cherubino da Noci, per volere
dei baroni di Tricase, Pappacoda e Gallone, fu completata nel 1588. L’aspetto
esteriore del convento da più l’impressione di una struttura difensiva che di
un complesso religioso, questo per via delle caditoie disposte all’altezza di
porte e finestre. La chiesa è dedicata al culto di Sant’Antonio di Padova.
L’interno si presenta a navata rettangolare con due profondi cappelloni sul
lato destro. Recenti restauri hanno riportato alla luce gli affreschi della
volta del presbiterio, ed hanno evidenziato la bellezza dell’altare ligneo
cinquecentesco, finemente intarsiato da cappuccini-artisti. Un incendio del XX
secolo mutilò le due ali dell’altare dove oggi alloggiano le tele originali di
“San Francesco che riceve le stimmate” e del “Beato Felice da
Cantalice”. La monumentale pala d’altare raffigurante “la Salita al
Calvario” è un’eccellente opera tardo-rinascimentale di Tintoretto Jr. di
pregevole fattura sono anche le due tele di “Sant’Antonio” e della “Pietà
con San Francesco d’Assisi e committente Mongiò”.
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